REGISTA & SCRITTORE

Paolo Quaregna

chi sono

biografia

Torinese, si è laureato in Economia nel 1970 e in Lettere, con Gianni Rondolino e una tesi sull’eros nel cinema contemporaneo, nel 1978. Per alcuni anni ha insegnato nella scuola superiore e pubblicato saggi di critica cinematografica e teatrale su varie riviste (“Cinema Nuovo”, “Cinema e cinema”, “Scena”…). Nel periodo 1975-77 ha condotto esperienze di animazione teatrale e realizzato film sperimentali con ragazzi della scuola dell’obbligo e lavoratori delle “150 ore”. Ha pubblicato il libro Il bambino con la macchina da presa (Feltrinelli, 1978), scritto con Virginio Pevato. Dal 1979 al 1982 ha collaborato con la Rai di Torino, realizzando diversi documentari, prevalentemente di carattere antropologico e sociologico. 

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Si è interessato alla follia realizzando il doc Felicità ad oltranza (1982), accolto con successo alla prima edizione del Festival di Torino e pochi mesi dopo alla Berlinale, poi alla trasgressione “controllata” delle feste di Carnevale dirigendo Stefania Sandrelli e Marzio Honorato in Una donna allo specchio (1984), grande successo di pubblico nelle sale. Il trasferimento a Parigi a fine anni Ottanta è stato piattaforma per la scoperta di tematiche legate a culture lontane, alle minoranze e al rispetto della natura. Un po’ emigrante, un po’ nomade, ha girato i suoi film con i nativi Inuit e Algonchini del Québec: Dancing North (1998), Les Tambours d’Abitibi (2000). Con i Touareg, i Peul, e i Soninké dell’Africa subsahariana ha realizzato i documentari: Niger un sogno africano (1991), Femmes du Sahel 1995) e Le Bon Èlève (in collaborazione con il giurista torinese Ugo Mattei, Elisabetta Grande e Luca Pes, nel 2006). Nel 2009 è tornato nelle comunità alloggio dei servizi psichiatrici torinesi per girare La distanza – Felicità ad oltranza 27 anni dopo, con alcuni protagonisti del suo primo documentario. Nel 2018, nuovamente in Québec, ha realizzato La seconda patria, dedicato agli emigrati italiani arrivati per ultimi in terre lontane e talvolta complici dei nativi Innu, che ci erano nati, e hanno resistito strenuamente a chi li voleva cacciare. A margine di tali attività dal 2009 al 2020, con il sostegno di Regione Lazio, si è dedicato  regolarmente con un gruppo di amici alla realizzazione di cortometraggi documentari dedicati a raccogliere i ricordi di persone anziane, che trovano spazio sul sito web www.amemoriaduomo.com da lui fondato. Nel 2022 ha pubblicato con Ultra Edizioni, Granata rosso e verde, e lavora alla realizzazione del film omonimo dedicato ai tifosi di Torino, Manchester Utd. e Chapecoense, uniti da un amaro destino che li ha obbligati a fare i conti e reagire a una perdita irrimediabile. Sta scrivendo Intraducibile perdono. Trent’anni in viaggio con i nativi del Québec, che sarà pubblicato da Ultra Edizioni in marzo 2024.

esperienza

i miei lavori

lungometraggi

mediometraggi

libri

lungometraggi

La seconda patria / another homeland

2019, Soggetto, sceneggiatura, regìa; coproduzione Italia-Canada in collaborazione con Cinecittà Luce, 80’

La vicenda dei migranti italiani in Canada, nel Quebec, una delle mete più ‘invase’ da nostri concittadini dalla seconda metà del secolo scorso. Seguendo il cammino della famiglia Stea, da Sannicandro di Bari, prima minatori in Belgio nell’immediato dopoguerra, poi lavoratori occasionali a Toronto e a Montreal, infine lavoratori nelle miniere di ferro di Schefferville, nel Grande Nord canadese, il film offre i ritratti di nove “migranti economici” e dei loro figli che hanno saputo adattarsi a una nuova vita, attivando nuove radici, senza perdere il legame con la loro “italianità”. 

Premio MyMovies come miglior documentario al MantovaFilmFest 2019

La distanza – Felicità ad oltranza 25 anni dopo

2009, 75’, Soggetto, sceneggiatura, regìa e produzione in collaborazione con Piemonte Doc Film Fund

25 anni fa fu realizzato Felicità ad oltranza con i pazienti dei servizi psichiatrici territoriali di Torino Nord. Incontrare i “pazienti” di oggi, ed i pochi sopravvissuti di ieri, partendo dai filmati di 25 anni fa, è l’occasione per osservare non solo i cambiamenti di un sistema di cura, ma anche di una società e di una città che, proprio in questi anni, si è trasformata in modo radicale, da città-azienda della Fiat in città del terziario e della comunicazione.

Premio per la migliore regia lungometraggi al Festival del Cinema Patologico di Roma 2013

dancing north

1999, Soggetto, sceneggiatura, regìa e co-produzione.  96′

Franco, leader di un gruppo di successo, è esaurito da un ingranaggio che gli chiede di comporre sempre la stessa musica. Prova l’impulso di dare una sterzata alla sua vita e decide di partire per un paese lontano, dove ristorare la sua vena creativa: accetta di fare il “coach” di un gruppo giovane, in un piccolo villaggio esquimese del Canada. Sarà una non facile esperienza iniziatica, a confronto con una cultura diversa e alla ricerca di una vivificante “contaminazione” musicale.

Lungometraggio con Frédéric Deban, Sabrina Leurquin, Adami Inukpuk, Noah Aragutak, Antonella Poziani e gli abitanti di alcuni villaggi Inuit del Canada. – Festival du Cinéma Intérnacional de Rouyn-Noranda (Québec) 1998. – Festival Internacional  de Cine de Mar del Plata (Argentine) 1998. -Festival du Cinéma d’Europe Latine etFrancophone de Dijon 1998. – Festival Cinéma d’Alès  “Itinérances”. 1999 – “Festival du Film de Paris” – Aprile 1999 – Washington Indipendent Film Fest – Aprile1999 – “Presence Autochtone”  Montréal (Canada) Giugno 1999 – N.I.C.E. (New Italian Cinema Events) Mosca, Aprile 1999 – N.I.C.E. (New Italian Cinema Events) Amsterdam (ottobre 1999)

Una donna allo specchio

1984, Soggetto, sceneggiatura e regìa. 93′

Mentre per le strade di Ivrea si consuma, come ogni anno a carnevale, quell’appassionato rito collettivo, vagamente erotico, che è la battaglia delle arance, un uomo e una donna sulla trentina si incontrano casualmente e vivono una travolgente quanto breve avventura amorosa.

Lungometraggio con Stefania Sandrelli, Marzio Honorato, Dina D’Isa, Emilio Locurcio, Giovanni Moretti, Ottavio Marcelli, Stefania Ressico. Distribuzione Gaumont.  800.000 spettatori nelle sale italiane. Passaggi televisivi sulle reti Mediaset 1987, ’88, ’89, ’91, ’92,  e a seguire ininterrottamente, almeno ogni anno, su altri canali TV fino ai giorni nostri. Distribuito anche in lingua spagnola e russa. Musiche di Gino Paoli, orchestrate da Peppe Vessicchio. La canzone dal titolo ironico “Una lunga storia d’amore”, è una composizione nata per la colonna sonora del film ed è considerata tuttora uno dei più grandi successi del cantautore genovese.

Mediometraggi a diffusione internazionale

Le bon eleve

2007, 55’ – coproduzione UGO MATTEI – DREAM FILM in collaborazione con Università di Torino Dipartimento di Economia. Diffusione su: France Télévision. Ediz DVD e vendita On Line Blaq Out – Paris

Regista e Coautore con Ugo Mattei, Elisabetta Grande, Luca Pes.

Rare immagini girate in un villaggio del Mali, sulle istituzioni e il diritto tradizionale, aprono un dibattito a più voci sui rischi della “globalizzazione” in un paese africano.

Les tambours d’abitibi

2000, Regìa – doc. 52′  coprod. Franco-Italo-Canadese.  Diffuso su: La Cinquième – Odyssée – RTBF – APTN in Canada

Viaggio in tre comunità di indiani Algonquin del Québec. Tra  vita nomade nelle foreste e  costrizioni della vita nelle “riserve”. Ricordi, ri-sentimenti, riti e tradizioni ancestrali. Voglia di vivere e di coabitare con i bianchi senza perdere identità e radici.

femmes du sahel

1995, Co-regia: Souleymane Mahamane -doc. 52′ – diffuso su France 3 il 13.5.1995

In un quadro economico molto difficile, le 5 donne intervistate raccontano come, attraverso l’attività artigianale, organizzano la propria vita e garantiscono la sopravvivenza delle proprie famiglie.

Menzione speciale della Giurìa al “Maremma DOC Festival” 1998 di Pitigliano.

niger, un sogno africano

1991, Regia e produzione, durata 54′, per RAI e Commissione Europea

Ritratti incrociati di tre europei e tre africani che, dopo lunghi soggiorni in Europa, hanno deciso di vivere in Niger.

felicità a oltranza

1982,Sceneggiatura, regia e produzione. 54′

Ritratto di vita quotidiana, sogni, deliri di un gruppo di giovani psicotici ospiti di una Comunità Alloggio dei Servizi Psichiatrici di Torino.

Selezionato per: Mostra del cinema di Venezia 1982, Forum des Jungen Film di Berlino 1983, Festival di Figuera da Foz (Portogallo) 1983, Musée de l’Homme di Parigi 1983. Distribuzione cinematografica e televisiva in Italia, Germania, Austria, Francia, Belgio, Svizzera e Gran Bretagna.

Mediometraggi a diffusione nazionale

carpineto oltremare, natalina & her children

2018, 40’ Regia ; Dream film in collaborazione con Laboratorio Amemoriaduomo

Girato tra Montréal e Carpineto Romano, un omaggio ai lavoratori carpinetani emigrati. Natalina è nata a Carpineto Romano ed è emigrata à Montreal (Canada) nel 1953. I suoi racconti, come quelli dei figli (che tra di loro parlano in inglese), sono l’elogio della pazienza, del coraggio e della resilienza di quelle migliaia di Carpinetani che oggi vivono lontano, prevalentemente in Canada ed Australia. 

la memoria di bepi

2008, 40’ co Regia con Cecilia Calvi; Dream Film in collaborazione con Comune di Sabaudia e Regione Lazio

Vicentino, classe 1921, Bepi è arrivato in un podere della bonifica Pontina all’età di 13 anni. Gli piace raccontare la sua vita.

africani oltre la nebbia

2007, 52’ –  Regista e autorecon  Maurizio Bagatin

Prodotto da DreamFilm in collaborazione con Regione Piemonte – Assessorato alla Cultura.

A Torino, lontani dalla loro terra d’origine e dal sole d’Africa, si confrontano diverse presenze della realtà dell’immigrazione.

lotte pontine

2006, 50’ + 25’ – Regista e autore con Lia Lepri e Salvatore D’Incertopadre – Prodotto in collaborazione con Camera del Lavoro di Latina

70 anni di storia del lavoro e delle lotte dei lavoratori nella provincia pontina.

senza rotta

2005, 52’ – coproduzione italo francese DREAM FILM– ATOPIC

A partire dal “Caso Battisti”, una rivisitazione degli anni 70 in Italia: i cosiddetti “anni di piombo”  e le ferite ancora aperte di cui, periodicamente, si discute.

Marinetti. un filosofo in controluce

Fiction 2005, regia e produzione, 12’

Scritto da Antonio Rinaldis  (prodotto in collaborazione col Comune di Castellamonte Assessorato alla Cultura, Archivio Audiovisivo Canavesano, Fondazione casa e archivio Piero Martinetti).

Gli ultimi anni di vita del filosofo Piero Martinetti nel suo “ritiro” di Spineto: dal novembre 1931, data che coincide con il rifiuto di prestare giuramento al regime fascista e con l’abbandono della cattedra di filosofia, alla morte nel marzo 1943.

turin je t’aime

2004, Regia – doc. 26’ – Coprod. Regione Piemonte, ARKOZ Francia e TEA NOVA

Ritratto di una città in piena trasformazione sociale ed urbanistica attraverso lo sguardo di un regista “ emigrante ”.

Les inuit du grand nord canadien

1991, Regia e produzione, fiction, durata 13′, diffuso su France 3

La vita quotidiana di una ragazzina in un villaggio esquimese, ai giorni nostri.

petit djeuner au niger

1990, Regia. Fiction 3′.  Diffusione TV France 3

Il risveglio e l’arrivo a scuola della piccola Adjara che vive a Dosso, piccola città del Niger.

Psicomotricità. zero-tre anni

1988, Regia- Produzione RAI DSE  3 x 30′

Tre puntate sull’approccio psicomotorio per la prevenzione e salute del bambino. Il consultorio pediatrico; Il nido; La formazione degli educatori.

Ligabue. alta langa. terapia del grido

1988, Regia – cortometraggi documentari di 5′ prodotti da RAI UNO

Tre brevi filmati, con tra l’altro una testimonianza di Gian Luigi Bravo che ricorda i lanci di paracadutisti in Alta Langa durante la resistenza.

d’annunzio

1988, Regia. Produzione DSE-RAI UNO  10′

Immagini romane del “Vate”, con un’intervista ad Aldo Trionfo.

emigrazione. il pane e la memoria

1982, Regia. Produzione RAI 60′

Viaggio attraverso l’immigrazione meridionale a Torino.

baldo sabre

1982, Regia. Produzione RAI 30′

Nella piazza di Bagnasco (Valle Tanaro) un gruppo folcloristico mette in scena, in abiti saraceni, una rituale “danza delle spade”.

carnevale: zingari e contadini

1981, Regia. Produzione RAI 30′

Un piccolo film avente per “attori” tutta la popolazione di Vialfré, cittadina del Canavese che ogni anno mette in scena un rito carnevalesco.

i figli del desiderio

1981, Regia. Produzione RAI 60′

Rapporto dai Consultori Familiari con vivaci interviste su temi quali la maternità, la contraccezione, l’aborto, la coppia, la sessualità.

il mercoledì dei copertieri

1980, Regia. Produzione RAI 30′

Visita ai Centri Anziani di Chieri. Ritratti, singoli e collettivi, di alcuni pensionati: nostalgie e ricordi, anche scanzonati, del lavoro al telaio negli anni ’20.

la critique

la critica

Dancing North: "Film singolare, interessante, molto contemporaneo"

Lietta Tornabuoni – La Stampa 4 giugno 1999

La Seconda Patria: "Un prezioso documento sui migranti italiani in Quebec, per ricordarci che le barriere non sono mai una soluzione. Le chiusure reciproche (...) di fatto producono solo danni. Essere consapevoli delle proprie caratteristiche identitarie è un pregio. Barricarcisi dentro è un grosso sbaglio. Quaregna ce lo ricorda con pacatezza ma anche con fermezza."

Giancarlo Zappoli – MyMovies, 5 luglio 2019

Dancing North: "Un film intelligente dagli intriganti risvolti onirico magici"

Marco Spagnoli – www.cinema.it giugno 1999

La Seconda Patria: "La solidarietà tra immigrati italiani e gli innu, l'identità scissa e l'identità raddoppiata, la riflessione sulla percezione dell'altro in uno spazio già ibrido: di questo e di altro si compone La seconda patria."

Caterina Bogno – Film TV, 16 luglio 2019

Dancing North: "Film anomalo, da non perdere."

Roberto Silvestri – Il Manifesto 20 novembre 1999

"Dancing North is a unique, heartfelt gem."

Eddie Cockrell – Washington International Film Fest 1999

La Seconda Patria: "Nel suo lungometraggio del 1999 Dancing North Quaregna aveva raccontato la storia di un musicista rock europeo che arricchiva la sua tecnica musicale proprio entrando in rapporto profondo emotivo e linguistico con la musica e la cultura Innu. Aver lavorato venti anni sul territorio prima di montare un nuovo lavoro che ha questo stesso paesaggio, anche mentale, come protagonista, è già la prova di un procedimento alternativo, di un rispetto psico-geografico inusuale e di una sostanza conoscitiva profonda restituita in tutta la sua complessità. "

Roberto Silvestri – Alganews, 8 luglio 2019

laboratorio-archivio audiovisivo

AMEMORIaDUOMO

Il Laboratorio AMEMORIADUOMO, nato su iniziativa di Paolo Quaregna, Donata Carelli e Cecilia Calvi, ha operato con il sostegno di Regione Lazio tra il 2010 e il 2021, per la realizzazione e la raccolta di una galleria di “ritratti” di gente tanto comune quanto straordinaria.

L’attività si è fondata su due pensieri semplici:

  • L’esperienza di una vita, non deve perdersi nel tempo, come recita l’espressione di saggezza africana: “Quando muore un anziano, una biblioteca brucia”.
  • Il modo di preservarla è sempre più condivisibile, grazie all’accessibilità sempre maggiore della tecnologia digitale e della rete internet, che hanno consentito una vera evoluzione nel settore della produzione, della raccolta e della conservazione dei documenti scritti e audiovisivi.

Una ventina di corto e medio-metraggi, realizzati dal gruppo di lavoro, sono fruibili sul sito web dedicato e sul canale YT di Paolo Quaregna. E’ un piccolo archivio audiovisivo della memoria: una rete di testimonianze vive, vibranti di storia e di umanità, che fissa e sottolinea tratti spesso dimenticati e sconosciuti alle nuove generazioni.

scrittore

i libri

anno 2022

Granata rosso e verde

Superga 1949, Monaco 1958, Medellin 2016: tre drammatici disastri aerei hanno unito nello stesso destino Torino, Manchester United e Chapecoense, lasciandosi dietro una scia di dolore che ancora non scolora, ma anche dimostrando che una squadra di calcio non può morire, perché vivrà per sempre attraverso i suoi tifosi.

Come le cellule si rinnovano senza intaccare l’identità di un individuo, così il gruppo dei supporter cambia nei suoi componenti ma resta uguale a se stesso, continuando a tramandare le proprie leggende di generazione in generazione. È ciò che hanno vissuto i cuori granata, i fan, i torcedor che hanno visto mancare la loro compagine al proprio amore da un giorno all’altro.

Tifosi uniti da un’enorme perdita che li affratella e li promuove primi ad honorem nel campionato della resilienza. Tifosi che, parafrasando Franco Battiato, hanno cercato di “trovare l’alba dentro l’imbrunire”, e ci sono riusciti. Questo libro intenso e commovente è dedicato a loro. 

anno 1978

il bambino con la macchina da presa

Le esperienze narrate e analizzate in questo libro sono state condotte da due animatori del comune di Torino in sette classi appartenenti alla scuola dell’obbligo, con ragazzi dai 10 ai 14 anni, in un quartiere periferico. Attraverso un lavoro di alfabetizzazione cinematografica e la gestione collettiva di tutte le varie fasi della produzione – scelta del soggetto, sceneggiatura, ripresa, sviluppo, montaggio, sonorizzazione – vissute dai ragazzi in prima persona, sono stati realizzati sette film in Super8. Sette modi diversi di parlare, imparare, ricercare approfondire, discutere, e fare cinema nella scuola. Cinema come arte, cultura e realtà quotidiana; cinema non più come prodotto finito da fruire passivamente, ma come linguaggio attraverso il quale manifestare istanze e prese di posizione concrete circa la vita e il proprio e altrui pensiero. Cinema che entra nella scuola in modo diverso, partendo dal presupposto che non si può capire un linguaggio nuovo se non ci si esprime anche attraverso di esso, non si può capire il cinema se non si prova anche a produrre film. “Fare cinema” diventa così metodo prioritario per la decodificazione complessiva della più recente tra le arti, come difesa critica dal condizionamento imposto alla società dai vari poteri economici, culturali e politici e uno dei modi più nuovi e produttivi di porre il ragazzo a contatto con la realtà in modo attivo e partecipe.

lavoro

Gallery

Questa galleria rappresenta una selezione dei miei progetti cinematografici e delle presentazioni dei miei libri più significativi. Ogni immagine qui presente racconta una storia, un’emozione o un momento catturato attraverso la lente della mia visione professionale.

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